Il trauma psicologico
Che cos'è
Il trauma psicologico è provocato da un evento stressante (un pericolo imminente, reale o potenziale, per la propria vita, accompagnato da minaccia di morte o di lesioni fisiche) che attiva un sistema di memoria e di ricordo utile per affrontare nel futuro situazioni analoghe.
Se questo sistema viene attivato, in assenza di pericolo reale, può determinare la comparsa di disturbi psicosomatici e/o psichici.
Cosa genera il trauma?
La persona che ha subito un trauma può a volte non interpretare correttamente la situazione presente, in quanto si basa sulla propria esperienza passata, reagendo così in modo condizionato e distorto a causa del trauma subito.
Il trauma psicologico influisce in modo molto importante sul comportamento della persona, con possibilità di reazioni negative, variazione della propria autostima, e comparsa di importanti ostacoli verso la guarigione fisica del soggetto.
Intervento terapeutico (Psicotraumatologia)
L’intervento terapeutico ha l’obiettivo di aiutare la persona ad affrontare i propri ricordi in modo corretto e appropriato.
Il disturbo patologico post trauma non dipende solo dalla gravità del trauma ma anche dalla situazione psicologica della persona nel momento in cui ha subito il trauma e dalla sua capacità di reazione successiva. In seguito all’intervento terapeutico la persona può imparare e porsi nei confronti del trauma subito in modo corretto senza disagio emotivo.
Ansia e attacchi di panico
Che cosa sono
Di fronte a un pericolo una persona reagisce con il battito cardiaco accelerato, sudorazione (di solito fredda), tensione muscolare, respiro affannoso accompagnato dalla sensazione di mancanza di fiato.
In conseguenza di ciò la persona si sente come quando combatte o fugge. Queste reazioni diventano un problema quando l’individuo le attiva in modo costante in assenza di un reale motivo o in situazioni non pericolose, impedendo alla persona di svolgere normali atti della vita quotidiana (lavorare, fare la spesa, praticare sport, ecc.).
Come si generano gli attacchi di panico
Gli attacchi di panico si generano per un errata valutazione della realtà che viene vissuta come pericolosa anche quando non lo è.
A volte gli attacchi di panico possono comparire in seguito a lesioni fisiche, a importanti interventi chirurgici o a particolari eventi critici (aggressioni, abusi, ecc.). Così alcune persone vanno incontro ad ansia, depressione o nevrosi, le quali possono ostacolare una vita sana e felice.
Intervento terapeutico
Le tappe attraverso cui si svolge il processo terapeutico sono:
- imparare a conoscere e controllare l’ansia
- imparare ad affrontare le situazioni che determinano
ansia - imparare a gestire lo stress da panico attraverso
tecniche di rilassamento e respirazione profonda - calmare l’ansia con l’ipnosi
- ridurre l’assunzione di farmaci
La DMOKA®
Che cos'è
La DMOKA® (Deprogrammazione dell’Inconscio attraverso i Movimenti Oculari e Cenestesici) fa parte del gruppo delle terapie neuro-emozionali e permette di disattivare e di desensibilizzare gli choc ed i traumi rimasti nella memoria del nostro cervello a causa di una mancata integrazione al momento dello choc stesso.
Questi fatti, proprio per come sono avvenuti, hanno delle conseguenze negative che si esprimono nella vita di tutti i giorni e spesso non basta affrontarli con le metodiche tradizionali.
Le origini della DMOKA® risiedono nelle terapie che utilizzano i movimenti oculari, tattili e uditivi, come lo Yoga degli occhi, la Programmazione Neuro Linguistica, l’Ipnosi e le Terapie Umanistiche.
La DMOKA® è un approccio verificabile concretamente dal Paziente e dal terapeuta. È rilevante per la velocità e per l’efficacia della sua azione in particolare nei casi di stress ricorrenti ed incontrollabili, di paure, depressione e dipendenze affettive.
È molto efficace anche nei casi di PTSD (Disturbo Post Traumatico Da Stress), di lutto, nel trattamento dei sentimenti “negativi” come la colpevolezza, la collera, i risentimenti ed i relativi comportamenti inadeguati che li accompagnano.
Questo approccio dà la possibilità di assimilare in modo nuovo delle esperienze dolorose, di ancorare degli stati di risorsa e di cambiare le nostre credenze, facendo uso delle “cognizioni positive” personali che attivano nuovi comportamenti e che, uscendo dagli schemi ricorrenti, possono portare benessere, leggerezza e pace interiore
Psicoterapeuta
Dr.ssa Giorgia COIZZA